Le piste ciclabili

Sul territorio di Campogalliano sono stati costruiti quasi 7 km di piste ciclabili. L'ultima è stata inaugurata l'11 gennaio 2020 e collega via Madonna ad alcuni luoghi simbolo come il Santuario della Sassola e i Laghi Curiel.

Per conoscere Campogalliano, forse il modo migliore è  proprio quello di iniziare da un giro perlustrativo su queste ciclabili. Un primo e lungo itinerario in bicicletta  inizia su via Madonna, di fronte al santuario della Sassola. Da qui si prenda via Magnagallo, facendo subito una deviazione in via del Bosco, dove vi sono bellissime piante ad alto fusto, fra cui una quercia di circa 70 anni, situata accanto ad un  cippo che ricorda il partigiano Giovanni Messori, detto Falco, morto qui il 22 aprile 1945, proprio il giorno dell’arrivo dell’esercito di liberazione. L’itinerario prosegue per via Ferrari , lambisce l’autostrada e sbuca in via Barchetta accanto al campo sportivo. La passeggiata prosegue attraverso il parco Tienanmen, un’area ben recuperata all’uso pubblico grazie  a un felice rimboscamento che l’ha resa fruibile per iniziative organizzate dal Comune  come  “Tienanmente”, serie di concerti e manifestazioni estive. La pista continua fino alla fine del parco, dal quale è possibile uscire in prossimità di Piazzale Costituzione, Via Lumumba, Via Che Guevara, Via Kennedy o Via Rustichelli. Da Via Che Guevara la pista conduce in Via Turchi laddove raggiunge direttamente i giardini pubblici. Da Via Che Guevara, inoltre, attraverso Via Dallari e Via Barchetta arriva in Via La Torre, da cui inizia un percorso che si snoda tra Via King, Via Gandhi, Via Palach, Via Berlinguer e Via Luxemburg. Da Via Pio la Torre, inoltre, si giunge in prossimità delle scuole elementari in Via F.lli Cervi, dove la pista ciclabile termina nel passaggio pedonale che costeggia il cortile delle scuole medie.

Un’altra importante pista ciclabile, interamente segnata con indicazioni orizzontali si trova invece nella zona delle Montagnole.  Per percorrerla in tutta la sua lunghezza si parte da via Di Vittorio e si  volta in viale Gramsci. Da viale Gramsci vale la pena di fare una breve divagazione in via Garibaldi (ex viale delle Rimembranze). Negli anni fra il 1923 ed il 1925 il viale fu destinato a diventare la prima area verde  di Campogalliano,  dedicata alla memoria dei  cinquantotto morti della prima Guerra Mondiale, tanto che vi furono piantati 58 alberi.  Proseguendo per viale Gramsci la pista si  inoltra nel parco delle Montagnole dall’entrata accanto al cimitero. Insediamenti databili in quest’area risalgono all’età del bronzo media e recente (dal 1800 al 1300 a.C.) e sono riconducibili ad una civiltà di terramare. Molti studiosi sostengono la teoria, pur non suffragata da prove certe, che le popolazioni delle terramare vivessero in villaggi  su palafitte, costruite in bacini allagati artificialmente, grazie alla deviazioni di fiumi. Le capanne disponevano di botole sul pavimento, attraverso le quali venivano gettati i rifiuti, che arrivavano quindi, ad un certo punto, a riempire il bacino.

A questo punto il villaggio veniva spostato in altro luogo, lasciando dietro di se’ una terra estremamente fertile, che  ha indotto le popolazioni successive a coltivarla intensamente. Questa sarebbe una delle spiegazioni delle poche tracce che si sono potute trovare  su questa civiltà. Le Motte di Campogalliano vengono definite “colossali”, per l’altezza  anomala dei rialzi, che raggiungono i 10 metri.  L’assetto attuale del Parco delle Montagnole  è il risultato della sistemazione attuata dal Comune negli anni 70, quando il terreno fu espropriato alla famiglia  che lo possedeva e  che fortunatamente lo aveva lasciato nel suo stato naturale. L’area delle Motte è tornata così alla sua antica funzione, cioè di  area verde ornamentale, che già aveva nel ‘500 e nel ‘600 all’epoca della Signoria Estense, anche se ora la sua destinazione è pubblica,  e vi sono stati piantati vari alberi, in modo  volutamente casuale, che si sono aggiunti a quelli esistenti. Dopo avere attraversato le Montagnole la ciclabile continua nella zona residenziale detta “dei Musicisti”, fino a via  Perosi, dove, per ora, si interrompe. Un altro importante percorso ciclabile di  Campogalliano è rappresentato dalla pista che unisce Campogalliano a Modena attraverso il passo della Barchetta. Si tratta in realtà del ripristino di un passaggio che i Campogallianesi usavano regolarmente fino al 1966, ma che  poi una forte piena del fiume Secchia aveva spazzato via definitivamente abbattendo la passerella con cui si passava il fiume. Il percorso di km 7, permette di arrivare a Modena, attraverso via Barchetta, evitando   via Ponte Alto, con il suo grande  traffico.

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