L'architettura

Iniziamo il nostro itinerario attraverso l’architettura di questo secolo con il Palazzo Municipale, perché rappresenta uno dei primi edifici costruiti appunto dopo l’inizio del secolo. Posto sulla strada principale del centro, vicino  alla chiesa, rispettando quindi l’esigenza di raggruppare in un unico luogo tutti gli edifici aventi una pubblica funzione, è in stile neoclassico. Le linee sono molto sobrie e nel contempo eleganti, tanto che l’edificio non ha perso, pur dopo quasi cento anni, una sua bellezza composta. All’interno vi è un esposizione permanente di bilance e immagini legate alla pesatura.

Uscendo dal Municipio proseguiamo su via Garibaldi  e dopo poche decine di metri incontriamo sulla nostra destra l’edificio della ex cantina sociale, ora sede del supermercato Conad. L’edificio fu costruito nel 1908 e si trovava allora ai margini dell’abitato. Era al centro di un’area molto ampia, in cui avevano  sede le attività legate alla raccolta delle uve prodotte dagli agricoltori locali, e la loro successiva vinificazione. L’edificio, pur dovendo rispondere a esigenze di funzionalità, testimonia il rispetto per la architettura di tradizione rurale, grazie ai due corpi laterali, uniti dal porticato centrale, che introduce in un edificio lungo e ribassato rispetto ai corpi esterni, a pianta più tozza.  Il portico, ancora oggi così elegante e funzionale, è dello stesso tipo di  quello  che si trova davanti a molte case di campagna nei dintorni di Campogalliano, dove svolge il compito di offrire alla casa un prolungamento coperto per difendersi dal sole  e dalla pioggia,  un  ricovero di vari attrezzi e persone e quindi anche la  possibilità di continuare certe  attività anche in caso di pioggia. Accanto all’edificio della ex cantina sociale c’è l’edificio della ex distilleria, ora sede del Museo della Bilancia , sormontato da una terrazza bellissima, ora sede di concerti, godibili dalla piazzetta sottostante con effetti scenografici molto suggestivi. Proseguiamo ora su via Garibaldi, per voltare a sinistra su via Gramsci, al termine della quale troviamo la Scuola Elementare G. Marconi, opera importante degli architetti Botti e Marzi. L’edificio, costruito nel 1975, fu subito riconosciuto internazionalmente come esempio di modernità nell’edilizia scolastica. L’idea degli autori era di integrare l’edificio con la realtà esterna, senza permettere che si chiudesse in se stesso, come spesso accade nelle scuole, ospitate  per lo più in edifici vecchi, legati ad una idea della scuola in atteggiamento difensivo verso il mondo esterno.  Gli spazi interni hanno caratteristiche fortemente tonali, riconducibili alla  vocazione pittorica  dell’autore, con spazi che si allargano e si restringono, sempre aperti verso lo spazio circostante attraverso varie finestre e aperture dalla forme geometriche, quasi a offrire ai bambini spunti sempre nuovi per la loro fantasia. Su una parete della scala un murales, che ricorda la guerra partigiana, immagine forse in po’ forte, ma sicuramente ben integrata in un contesto in cui il partigianato è storia più che epopea.

Romano Botti, friulano di nascita, ha compiuto i suoi studi a Venezia, laureandosi in Architettura, ma ha poi esercitato la sua professione in tutto il  mondo. Attualmente ha uno studio di architettura a Modena, zona  in cui  ha eseguito molte opere importanti, di cui qui ne possiamo citare solo alcune: Casa a Torre in via Morane, Clinica Hesperia Hospital, Centro Assopiastrelle Sassuolo, Parco della resistenza a Novi di Modena e molte altre. Oltre ai progetti ed alle realizzazioni in Italia, ha poi lavorato a Cuba, dove a contribuito alla ristrutturazione della rete viaria, in Grecia, dove ha progettato Casa Gondrand a Corinto e a Lagos, in Nigeria. Ha inoltre partecipato a concorsi in varie parti del mondo, pubblicando opere sul suo lavoro e sull’architettura moderna. Accanto alla sua attività di architetto, ha anche una attiva produzione pittorica.

Dalla scuola prendiamo verso il centro e arriviamo in piazza della Bilancia, dove troviamo  il  Centro Residenziale le Fontane: creato dall’Immobiliare del Sole, vuole essere una risposta creativa  e moderna al bisogno di spazi abitativi e commerciali locali. Posto intorno alla piazza, storicamente centro nodale dell’economia di Campogalliano, coniuga l’uso di materiali moderni con il richiamo a strutture tipiche dell’architettura locale, come il portico. L’uso del cotto nei cornicioni  forma un felice contrasto con i vetri riflettenti  delle finestre e delle tamponature, così come l’uso del legno per i serramenti, sapientemente  armonizzato con il bisogno di protezione dalle intemperie, che ha fatto scegliere ante pieghevoli. Il tutto si inserisce nel tessuto urbano preesistente  attraverso

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