Itinerario artistico

Entrando a Campogalliano da via del Passatore si nota subito, sotto al cavalcavia dell’autostrada la sede della COOP Bilanciai. Si tratta di un edificio basso e allungato, costruito nel 1983, ma per il quale l’architetto Luigi Veronesi progettò nel 1993 l’attuale decorazione. Veronesi è nato a Milano nel 1908 ed è morto nel 1998. A Milano ha realizzato la sua formazione professione e ha lavorato in vari ambiti: scenografie per il teatro, lavori editoriali, fra cui anche libri per bambini, musica e colore, incisioni su legno e persino alcuni film astratti, purtroppo andati in gran parte perduti durante la guerra. Ha fatto molte mostre sia in Italia sia all’estero e ha insegnato  all’Accademia di Venezia e all’Accademia di  Brera. La caratteristica saliente dell’opera, costituita da linee convergenti verso un cerchio  giallo, che rappresenta il simbolo della perfezione e che fa da leit motiv di tutta la decorazione, è la dinamicità, che è da una parte un simbolo dell’azienda, dall’altro rispecchia il tipo di visione “veloce” che ne hanno  i viaggiatori in transito sull’autostrada.

Dirigendoci verso il centro di Campogalliano, per via Barchetta, ci troviamo presto al bivio per via Rubiera e qui sulla sinistra, troviamo le scuole medie, dinnanzi alle quali possiamo soffermarci sulla statua di Daniela Sighicelli “ Pensatrice”. La statua, nata da un blocco di marmo bianco di Carrara, del volume iniziale di 3 metri cubi, è stata realizzata a Carrara nelle sue fasi iniziali e terminata a Campogalliano nel 1987. L’autrice, nata a Reggio Emilia nel 1953, ha iniziato i suoi studi artistici nel campo della ceramica, si è poi specializzata in Grafica pubblicitaria e nel 1978 ha conseguito a Carrara la qualifica di “Esperta del Marmo per Scultura e Smodellatura”. Nel frattempo ha sempre lavorato come disegnatrice ceramista  e tecnico degli smalti per diverse ditte del comprensorio reggiano–modenese. Intanto però cresceva in lei l’amore per il marmo, la cui tecnica ha imparato nel laboratorio dello scultore Luigi Corsanini. La scultura rappresenta una donna nuda, a ricordare la perfezione, colta nell’atto del pensare, tema che nell’arte era spesso riservato agli uomini. La scultura colpisce per la purezza delle forme, la semplicità della posa e la luce, conferitale dall’uso del marmo bianco.

Tornando indietro verso il centro del pese, andiamo verso Piazza  della Bilancia. La piazza, nuova nella concezione e nella creazione, nasce al posto della vecchia fabbrica Crotti .  Nella piazza vi sono le opere di due importanti artisti che hanno contribuito al nuovo volto di Campogalliano: Raffaele Biolchini e Luigi Veronesi, che  qui ha realizzato la pavimentazione. Si tratta di un’opera astratta: la piazza è idealmente divisa in una zona triangolare , sulla sinistra, una circolare all’estremità destra (in corrispondenza della fontana) ed una romboidale a partire dal centro, il tutto animato, come avevamo già visto nella decorazione della Cooperativa Bilanciai, da un senso di dinamicità, di vitalità, che conferma la vocazione moderna della piazza alla  vitalità, a essere centro di evoluzione e sviluppo verso l’esterno. Biolchini ha realizzato la fontana. Il soggetto scelto è di tipo naturale, ma profondamente nuovo nell’interpretazione, un po’ enigmatica ed evocativa di quel passato che rivive nella nuova piazza: una foglia che galleggia sull’acqua, su cui è posato un ranocchio, tre foglie  in bronzo che si slanciano fuori dall’acqua , e sulle quali cammina una tartaruga, e infine una bilancia a bracci uguali che evoca l’idea dell’equilibrio. Raffaele Biolchini è nato a  Niviano, frazione di Pavullo nel 1946. Dopo aver studiato all’ Istituto d’Arte Venturi a Modena, prosegue i suoi studi all’Accademia  di Bologna. Già durante gli studi inizia ad esporre le sue opere in regione. Tutti i materiali lo attirano, e, in particolare, si dedica allo studio degli altri artisti, interesse che lo porterà a fare viaggi in tutta Europa. Si cimenterà con il marmo, il legno, il bronzo, con sculture piccole ma anche con opere di grandi dimensioni, credendo fermamente nel valore dell’arte negli edifici pubblici. Morì improvvisamente nel 1994.

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